Convenienza, vantaggi e resistenza nel tempo: tutti i benefici delle case in bioedilizia.

In un’epoca in cui il rispetto per la natura e l’ambiente è diventata un’esigenza piuttosto sentita ed importante, scegliere la bioedilizia per costruire la propria casa è l’opzione migliore che si possa intraprendere.
Ci sono infatti moltissimi vantaggi in questo tipo di architettura, non solo perché si rispetta la natura, ma anche per quanto riguarda l’utilizzo di impianti, agevolazioni fiscali e molto altro ancora.
Capire perché questa soluzione è la migliore al giorno d’oggi ci consentirà di effettuare una scelta importante per il nostro futuro, decidere di costruire la nostra casa con metodi nuovi e meno impattanti per l’ambiente è importante.
Ma cerchiamo di scoprire quali sono i reali vantaggi e la convenienza offerta dalla bioedilizia.
Il legno è da sempre il materiale utilizzato e preferito per costruire edifici, sia perché è economico, sia perché può essere lavorato in una miriade di modi differenti per ottenere quello che si desidera.
Oltre a questi aspetti, c’è da dire che il legno è un materiale caldo, che dona comfort e benessere in ogni ambiente. Può essere usato come elemento strutturale o come elemento d’arredo, per pannelli, librerie e molto altro ancora. Cosa più importante, il legno è una risorsa rinnovabile e totalmente naturale. Questo significa che non si esaurisce mai in quanto gli alberi sono in costante crescita ed evoluzione. Non viene prodotto artificialmente tramite processi chimici, e si deteriora seguendo il suo naturale processo senza impatti significativi sull’ambiente.
Per questo è un materiale che tutt’ora viene preferito nella bioarchitettura.

Risparmio energetico

Quello che caratterizza maggiormente le bioarchitetture è il risparmio energetico che ne deriva. Questo è possibile grazie alla combinazione di materiali eco compatibili per la creazione di tetti, pareti e tutti gli elementi necessari, che insieme danno vita ad un organismo in grado di creare un perfetto isolamento termico e acustico tra l’ambiente interno e quello esterno.
Gli standard attuali prevedono alcuni valori minimi e massimi per quanto riguarda la conducibilità termica, valori che più sono bassi più assicurano la minor dispersione termica all’interno degli edifici.
Un altro aspetto che tengono conto le nuove normativa riguarda lo sfasamento termico, cioè il passaggio del calore dall’esterno all’interno dell’edificio. Normalmente questo valore è segnato intorno alle 9 ore, mentre per la bioedilizia si può benissimo arrivare ad un tempo superiore alle 13 ore.
Questo è possibile grazie all’utilizzo di tecnologie semplici ma efficaci come le finestre con doppi vetri e camera d’aria, sistemi di riscaldamento adeguati e ventilazione in grado di garantire un ricambio d’aria continuo una volta all’ora. Tali sistemi permettono di ottimizzare l’uso dell’energia, riducendone al contempo l’emissione di CO2, dannosa sia per l’uomo che per l’ambiente.
Il legno possiede inoltre moltissime altre caratteristiche che lo rendono migliore e ideale per la costruzione di edifici.
Se ben trattato e conservato il legno può avere un ciclo di vita superiore rispetto al cemento armato, inoltre essendo trattato con Sali di boro la formazione di insetti e muffe è pressoché nulla.
Nell’edilizia in legno i ponti termici sono assenti, contrariamente a quanto avviene nell’edilizia tradizionale, a causa di elementi ferrosi presenti all’interno della struttura, che permettono il passaggio del freddo e del caldo sia all’interno che all’esterno.

Sicurezza nelle architetture bioclimatiche

Le strutture in legno hanno un’alta resistenza alle oscillazioni, sono molto elastiche e quindi ideali per le zone sismiche. Questo non è altrettando vero per quanto riguarda l’edilizia tradizionale in cemento armato, che solitamente fa uso di una struttura più rigida e meno resistente ai movimenti tellurici.
Contrariamente a quanto si immagina, il legno utilizzato nella bioarchitettura è particolarmente resistente al fuoco, più di quanto lo sia il cemento armato. Difatti normalmente il copriferro che separa la struttura in acciaio dall’involucro esterno in cemento, ha uno spessore di 3-4 cm, misura che raramente viene rispettata in fase di realizzazione, e che contribuisce a rendere tutta la struttura in cemento armato poco resistente al fuoco.
Per quanto riguarda il legno invece, questo viene trattato in maniera tale da resistere al fuoco, e grazie a delle lastre in fibrocemento chiamate fermacell, dalle caratteristiche simili al cartongesso, è possibile ottenere diversi gradi di resistenza.

Velocità di realizzazione

Uno degli aspetti più interessanti e graditi nella bioedilizia è la velocità di realizzazione delle varie opere. La differenza con l’edilizia tradizionale è notevole. Mentre per un normale edificio in cemento armato sono previsti dai 3 ai 4 anni per essere completato, quelli in legno richiedono solamente dai 3 ai 6 mesi.
Ogni elemento dell’edificio in legno viene realizzato in fabbrica, e solo successivamente trasportato in cantiere per essere assemblato. Durante la fase di creazione dei vari pezzi, è possibile anche già montare gli infissi, questo riduce notevolmente i tempi di costruzione in cantiere, oltre a rendere migliore la coesione tra gli elementi, riducendo il rischio di spifferi e quindi garantendo una tenuta d’aria migliore.
Tutto questo porta come conseguenza la riduzione dei costi di cantiere. Che significa questo? Considerando il fatto che tutti gli elementi architettonici (pareti, tetti, solai, ecc.) vengono realizzati in fabbrica e non in cantiere, l’unica spesa che viene affrontata è quella del loro trasporto e del montaggio. Questo richiede un tempo piuttosto breve e quindi un consumo di elettricità, acqua e stoccaggio dei materiali piuttosto ridotto.
Diminuendo questi costi, che solitamente sono a carico del costruttore, diminuisce anche il prezzo finale dell’edificio, a vantaggio quindi del cliente.

Agevolazioni fiscali

Costruire una casa ecosostenibile permette inoltre di accedere a diverse forme di agevolazioni fiscali. Accedere ai contributi e agli incentivi messi a disposizione dal governo del nostro paese, significa andare incontro a delle esigenze e ad una linea di pensiero che vuole favorire lo sviluppo di un’edilizia che sia più funzionale, e meno dispendiosa da un punto di vista energetico.
Gli enti che erogano gli incentivi sono molto e le agevolazioni riguardano soprattutto:
gli oneri di urbanizzazione
possibilità di creare un’edificio con volumetria maggiore
sconto sulle imposte comunali
In più ci sono da considerare i vari incentivi e agevolazioni che riguardano la ristrutturazione degli immobili finalizzate al risparmio energetico. Questi vengono erogati sotto forma di contributi statali e detratti direttamente dal reddito.

Gli interventi per cui è possibile richiedere il finanziamento statale riguardano principalmente:

  • La sostituzione della caldaia e il riscaldamento a pavimento
  • Miglioramento termico dell’edificio con la sostituzione di infissi e la coibentazione della copertura
  • Installazione dei pannelli solari o fotovoltaici
  • Sostituzione dell’impianto di climatizzazione
  • Sistemazione termoisolante a cappotto degli edifici esistenti.

Tutto questo ha sicuramente dei vantaggi non indifferenti per le tasche dei cittadini, che si traduce in risparmio sulla bolletta dell’energia e sull’abbassamento della pressione fiscale.

A chi affidarsi per costruire un edificio bioclimatico

Se da una parte costruire un edificio in legno che soddisfi svariati requisiti di sicurezza per l’ambiente e per l’uomo può risultare vantaggioso, dall’altra è anche vero che trovare ditte che sappiano lavorare il legno non è sempre facile.
È bene infatti avvalersi dell’aiuto di ditte specializzate, che grazie alle loro competenze ed esperienze nel settore possono svolgere questo tipo di lavori.
Per costruire un edificio in legno ci vuole competenza, e bisogna rivolgersi a ditte che sono nel campo della bioedilizia già da diversi anni. Queste ditte infatti si occupano di tutti gli aspetti importanti del processo di costruzione, dal progetto all’esecuzione. Ogni pezzo viene realizzato in fabbrica, con particolare attenzione ai punti di giuntura che devono combaciare perfettamente per evitare spifferi, ponti termici ed altri problemi.
La ditta Vivere il legno è leader nel settore della bioarchitettura, ed offre le sue competenze in questo ambito, fornendo diversi servizi a riguardo.
Ma per poter lavorare il legno è necessario avere oltre alle competenze tecniche e progettuali, anche le certificazioni giuste riconosciute da enti pubblici e privati.
Questi riconoscimenti ufficiali garantiscono infatti al cliente standard di sicurezza ed affidabilità.

Vivere il legno è di fatto una ditta che gode dei seguenti certificati:

  • certificato per il Controllo del Processo di Fabbrica,
  • autorizzata del Consiglio Superiore per i Lavori Pubblici
  • Qualifica alla esecuzione dei lavori pubblici

Svantaggi della bioarchitettura

Sebbene costruire una casa in legno abbia dei notevoli vantaggi in fatto di costi e agevolazioni, ci sono alcuni aspetti svantaggiosi di cui è necessario tener conto.
Come detto precedentemente, ogni componente che viene realizzato in fabbrica deve combaciare perfettamente l’uno con l’altro, altrimenti si corre il rischio che non ci sia un buon isolamento termico e che possa penetrare acqua, vento o altro. Per questo solo ditte specializzate nel settore se ne possono occupare.
In più c’è da valutare il fatto che sì, le architetture in legno hanno costi più bassi, ma essendo già assemblate in fabbrica non si possono apportare modifiche in cantiere alla facciata, in quanto anche solo una modifica leggera comporterebbe la costruzione intere del pezzo, elevandone quindi il costo finale.
Gli unici componenti modificabili sono le pareti interne, eccenzion fatta per quelle che contribuiscono a render solida la struttura, che non possono essere più toccate una volta definito il progetto.
Vista poi la rapidità di realizzazione delle opere di bioedilizia, il committente deve essere già pronto con i soldi in mano. Difatti le ditte richiedono sempre degli acconti, e visti i tempo rapidi di posa, è possibile che si paghi anche l’ottanta per cento del lavoro prima che questo venga terminato.
A garanzia che entrambe le parti vengano soddisfatte, vengono stipulati dei contratti fidejussori, in cui il committente si impegna a corrispondere al costruttore un pagamento posticipato, che avviene al completamento dell’opera, la quale deve essere costruita a regola d’arte. Il costruttore a sua volta garantisce il committente che l’opera verrà realizzata e completata secondo i tempi e modi concordati. Tutto ciò non ha costi eccessivi e garantisce che entrambe le parti verranno soddisfatte.

Conclusioni

Insomma visti i vantaggi offerti dalla bioarchitettura, tornare alle origini e costruire con materiali naturali al giorno d’oggi sembrerebbe la soluzione migliore a cui aspirare per dare vita alla propria abitazione.
Se state pensando di costruire la vostra nuova casa allora affidatevi ai servizi di Vivere il legno, ditta specializzata nel campo della bioarchitettura, di cui potete leggere di più al seguente link:
https://www.vivereillegno.it/

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